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Calpurnia Work in Progress

Il giorno 23 maggio 2020 abbiamo inviato come nostro costume fare, alle Istituzioni competenti, il progetto di cosa abbiamo realizzato e di ciò che vogliamo realizzare. E quindi mettiamo la copia della lettera.

Cortese Attenzione Presidente VI MUNICIPIO LE TORRI
Dott Roberto Romanella

In qualità di “aventi diritto”, in virtù del contratto registrato, e delle comunicazioni al Dipartimento competente:

Inviamo alla sua attenzione il nostro progetto per dare ancora forma e continuità a quanto svolto fino ad oggi per la divulgazione della cultura in tutte le sue forme, mandato originario e statutario della nostra associazione. Svolgere lavoro sociale mirato a soggetti ben disposti ad accogliere le istanze aggregative e al contempo cercare si mettere nel paniere anche fette di individui meno sensibili ai richiami della cultura e dell’aggregazione, è l’altra sfida che ci proponiamo e proponiamo a nostra volta. L’esperienza sul territorio maturata in questo periodo lungo quasi un lustro in cui abbiamo raccolto intorno e soprattutto all’interno della struttura dell’Ex mercato di Torre Spaccata realtà associative, privati cittadini, enti pubblici e privati, semplici curiosi e soprattutto appassionati delle arti, dei mestieri e degli arnesi della cultura, non rimarrà lettera morta. Assai difficoltoso risulta fare un elenco dettagliato dei soggetti sopra citati, ma le azioni che hanno poi portato ad accogliere tra le mura della struttura uomini della cultura e dello spettacolo sono il target che contraddistingue l’operato nostro, volto ad un lavoro di qualità e di sensibilizzazione, operazioni svolte quasi sempre con abnegazione e senso civico.

Le attività sottoelencate sono le entità in essere e in divenire:

  1. Teatro e laboratori di teatro
  2. Canzone d’autore e rilancio di questa pratica, che ha visto la nostra città come una eccellenza
  3. Cosplay
  4. Libri, presentazioni e sostegno della piccola e media editoria
  5. Scambio solidale di beni culturali, come libri e audiovisivi
  6. Archivio permanente dell’immagine cinema
  7. Archivio di beni sonori, mostra permanente del vinile
  8. Fiere del fumetto, del libro, del vinile e delle arti e forme della fotografia e del cinema in pellicola
  9. Sinergia composita tra il mondo dell’artigianato e le nuove generazioni
  10. Mercatini dell’artigianato e dell’usato
  11. Corsi e laboratori di artigianato anche creativo
  12. Serigrafia eco compatibile
  13. Orto sul terreno, nella parte all’aperto dell’Ex Mercato nel tentativo di avvicinare i giovani alla “terra” come risorsa, con l’ausilio di esperti del settore
  14. Mostra permanente di Ginobi, artista del riciclo e della fantasia
  15. Parte dei locali dedicati a una palestra popolare
  16. Scuola di musica a sostegno del territorio per tutte le fasce d’età
  17. Collaborazione con università, biblioteche e scuole del territorio

Punto 1
Teatro e laboratori di teatro
Fino a qualche anno fa il teatro nella nostra città era solo per pochi, frase che sembra scontata ma purtroppo vera. Solo l’avvento delle amministrazioni che hanno caratterizzato l’ultimo periodo degli anni ’70 l’agorà periferica diviene una realtà. Complice poi il periodo buio di quegli anni per una nazione e una città spaventata da lotte per la sopravvivenza quotidiana e accadimenti storici che tutti noi ricordiamo, l’avvento delle estati romane e la moltitudine di eventi al proprio interno, risollevarono il morale e le sorti di una città ferita. Il teatro come azione terapeutica, il teatro come condotta per il risveglio della coscienza, il teatro come linguaggio diretto fuori dal web e anche dentro al web, il teatro come “io vedo”. Questi elementi non possono mancare in una struttura come l’Ex Mercato. Difatti non si contano in questo lustro proprio le performance di questo tipo di spettacolo, nomi illustri e personaggi meno noti si sono succeduti sul piccolo palco della struttura.
Teatro civile, di costume, teatro canzone, voci dal profondo e sperimentazione sono stati e saranno il motore di questa nobile arte. Non possono poi mancare corsi e laboratori che hanno lo scopo di avvicinare soprattutto i diffidenti e gli scettici a questa bellissima realtà. Il laboratorio è aperto a tutti coloro che vogliano sperimentare la pratica teatrale e costituisce un primo approccio alla recitazione. Le tecniche di base utilizzate mirano, attraverso il gioco e il divertimento, a sviluppare la creatività e la capacità d’espressione, migliorare l’utilizzo della voce, porre le basi per affrontare il palcoscenico.

Punto 2
Canzone d’autore e rilancio di questa pratica, che ha visto la nostra città come una eccellenza
Una mano bianca e una nera chiuse in una stretta serrata e indissolubile. Questo era il simbolo, oggi diremmo logo, del Folkstudio. Agli inizi degli anni ‘60 un nero e un bianco portarono in cantina quello che a Roma era prassi fare nelle piazze nei raduni estivi. Prima di loro streghe e donne fatali si contendevano il primato in una città col sole da marzo a novembre. Poi sul folk studio c’è una leggenda, una leggenda che racconta di un menestrello proveniente dall’America con il viso pallido, riccioluto e magro come un chiodo che si posò sul trono di Trastevere…Bob Dylan e da li il mito.
Da allora decine sono stati gli artisti che hanno calcato il palco del mitico Folkstudio di Roma, noti meno noti, conosciuti e ricordati come i quattro ragazzi della canzone di Venditti: lo stesso Antonello, il compianto Giorgio Lo Cascio, Francesco de Gregori e Ernesto Bassignano, e altri che fatta una breve apparizione sono caduti nel dimenticatoio. Poi quelli che anche dopo la loro scomparsa continuano a vivere con le loro canzoni, cantautori come Stefano Rosso e Rino Gaetano, solo per citarne due dei più famosi, sono sempre presenti nelle nostre discografie e soprattutto nei ricordi di molti. Nel settembre 2018 all’Ex Mercato di Torrespaccata c’è stata una due giorni dedicata alla musica d’autore ispirata alla figura di Luciano Bianciardi, mentore e “suggeritore” di cantautori come Enzo Jannacci e Giorgio Gaber, una due giorni piena di stimoli e riflessioni su quel fenomeno che ha visto pian piano salire alle vette del successo i “Cantautori” termine questo portato al soglio della cultura le “canzonette” da uno dei padri della nostra musica moderna, Nanni Ricordi, coraggioso e visionario manager. Vocabolo poi trasportato in alto da un altro romano doc Vincenzo Micocci. Si proprio quel Vincenzo che Alberto Fortis voleva ammazzare in una delle sue prime canzoni, insieme a una invettiva crudele contro i romani, di cui Fortis si pentirà, ma che i romani di una certa generazione non hanno ancora dimenticato, le stesse invettive come “Roma ladrona” che fino a qualche anno fa erano di moda e che oggi qualcuno, lo stesso che le ha usate per scalare vette politiche, dice di non aver mai pronunciato, si la memoria certe volte inganna… La canzone romana comunque va avanti, l’esperienza della musica creata nonché compiuta per diletto e magari proposta ad un piccolo pubblico, non nasce però al Folkstudio negli anni 60/70 è più antica. La canzone popolare e gli stornelli del Sor Capanna, al secolo Pietro Capanni ne sono un solido esempio. Poco più tardi la figura di Romolo Balzani che potremmo definire il “Proto Cantautore”, poiché scriveva, suonava, cantava e addirittura produceva i propri dischi e la figura di Ettore Petrolini, trasformista e attore elevano la canzone romana al rango di quella napoletana, tradizionalmente più blasonata, poiché supportata da un impianto compositivo di tutto rispetto. Il nostro intento è di proseguire su questa strada.

Punto 3
Cosplay

Da dove nasce il Fantasy? E una delle sue derivazioni, il Cosplay? Perché l’elemento magico desta da sempre l’interesse dell’uomo? Perché si è guadagnato da tempo il proprio posto all’interno di ogni forma d’arte: letteratura, cinema, arti figurative e non solo? Il bisogno di eroi pervade l’umanità da sempre, le raffigurazione di dei e miti è una pratica ancora in vita ed è fortemente presente soprattutto nei periodi di crisi. Di uomini in maschera e calzamaglia ne è piena la nostra storia reale e soprattutto irreale. Il mitico Robin Hood, che non si cela dietro una maschera, il grande Zorro che spaventa ladri e malfattori di ogni speme, fino a Superman simbolo di salvazione per una America impaurita e soprattutto depauperata di sicurezze materiali e morali, sono i riflessi storici del desiderio di giustizia e di protezione. Questi e tanti altri elementi sono stai al centro di “Calpurnia in Fantasy”, prima edizione di un festival interamente dedicato al genere Fantasy e al Cosplay in ogni sua forma. L’Ex Mercato di Torre Spaccata si è vestito per quella occasione di fate e unicorni, di draghi e cavalieri, di uomini in calzamaglia e guerrieri, per celebrare un genere che, a Roma, non ha ancora trovato occasione e luogo per mostrarsi sottoforma di evento interamente dedicato.Tutti infatti ricorderanno “Il Festival dell’Unicorno” a Vinci che per la sua Winter Edition si sposta a Firenze, ma Roma non è associata a nessun evento di questo tipo, motivo che ci ha reso e rende particolarmente orgogliosi. Come tutte le iniziative che vengono organizzate e realizzate presso l’Ex Mercato, anche “Calpurnia in Fantasy” non si è limitata alla mera esposizione di articoli di vario genere, ma si è posta l’obiettivo di andare oltre un argomento attraente dal punto di vista estetico, aspetto che comunque non viene in nessun modo trascurato, cercando di assegnare sempre e comunque alla parola “CULTURA” il centro di ogni attività in programma.

Punti 4/5/6/7//8
Libri, presentazioni e sostegno della piccola e media editoria
Scambio solidale di beni culturali, come libri e audiovisivi Archivio permanente dell’immagine cinema Archivio di beni sonori, mostra permanente del vinile Fiere del fumetto, del libro, del vinile e delle arti e forme della fotografia e del cinema in pellicola L’amalgama tra parola scritta, cinema e musica non è poi sempre così scontata. A volte questi settori dell’arte sono per scelta dei fruitori e spesso purtroppo degli specialisti del campo mondi lontanissimi. L’idea di mettere a disposizione una spazio o più spazi all’interno dello stesso plesso a mostre o meglio a esposizioni permanenti di dischi in vinile, immagini fotografiche, libri e volumi di generi diversi, dal romanzo alla saggistica al fumetto, è uno dei fulcri di questo progetto. A disposizione degli astanti saranno a disposizione proprio questi beni, che potranno essere consultati, visti e ascoltati da che ne farà richiesta. Al contempo periodicamente verranno allestiti dibattiti, presentazioni di libri, forum sulla musica in vinile e digitale, per tracciare un confine tra le due realtà. Le giovani generazioni a volte sono all’oscuro di quella che è la storia del suono e della musica prodotta su supporti differenti da telefonini e affini. Una cospicua collezione di dischi in vinile, di tutti i formati e specie, dal 16 giri al 78, dal vinile a quello di gommalacca, fino al disco commerciale in cartone e gli introvabili flex disc, prodotto tipico di promozione discografica a bassissimo costo. Il tutto fruibile con un impianto di riproduzione disponibile sul posto. Il cinema e la fotografia artistica, arte legata alla settima arte per naturale convenzione, è già oggetto di mostra e fruibile già all’interno della struttura. L’idea è quella di rendere tutto ciò organico e accessibile da chi ne faccia richiesta. Al contempo si prenderà in considerazione qualsiasi richiesta di spazio per forum sul tema, cinema e immagini. La vicinanza fisica all’università di Roma2 e la facoltà di Lettere e Filosofia fucina di ricercatori e semplici studenti universitari, guidati da docenti d’eccellenza, specializzati in musicologia, storia del cinema e scienze della comunicazione è il valore aggiunto al VI municipio. L’intenzione è quella di far interagire la struttura dell’Ex Mercato con la facoltà, mettendo a disposizione proprio l’archivio sia fotografico, storico, saggistico dell’Ex Mercato. Già in quest’ultimo periodo alcuni docenti hanno partecipato ad eventi e forum, manifestando il proprio interesse a questa condivisione. 
A compendio di tutto questo la riproposizione di giornate a tema sulla pellicola. Il Pellicola Day per l’Ex Mercato è ormai una consuetudine, maestri del cinema e della musica da film come Enzo Castellari, Claudio Simoinetti, Marco Werba hanno partecipato a questo ed altri eventi come il Blood Fest, festival del fantastico e dell’horror.

Punti 9/10/11/12
Sinergia composita tra il mondo dell’artigianato e le nuove generazioni
Mercatini dell’artigianato e dell’usato
Corsi e laboratori di artigianato anche creativo
Serigrafia eco compatibile

La storia della nostra città e della nostra nazione è suffragata da una fortissima presenza dell’artigianato. I nostri mastri e maestri nei secoli hanno creato opere d’arte e d’ingegneria che hanno cambiato il mondo e migliorato la vita a milioni di persone. Dalle arti delle costruzioni a quella della manifattura, fino ad arrivare alle invenzioni nate dal genio italico e poi trasformate in bene comune, l’artigianato sta pian piano scomparendo, per lasciare il posto a una forzata industrializzazione. La vecchia e confortante figura del falegname che crea mobili, oggetti e giocattoli da una materia grezza non ha più spazio neanche tra i ricordi. Vengono alla mente i falegnami più famosi, Giuseppe e Geppetto, che anche se distanti tra loro per origine e parvenza, rappresentano comunque un mondo che non c’è più. Le giovani leve se interrogate su questi personaggi difficilmente trovano un nesso tra di loro. Proprio il loro destino di padri putativi di due personaggi che hanno cambiato il corso della storia come il figlio di Giuseppe e l’altro meno influente, si ma tanto importante da essere oggetto di attenzione anche in culture lontane dalla nostra, come dimostra l’affetto per Pinocchio dimostrato dal cinema d’animazione mondiale è la testimonianza dell’importanza che la figura dell’artigiano ha nella nostra storia. 
L’industrializzazione selvaggia, la robotica ha eroso posti di lavoro ed energie specificatamente nel mondo giovanile. La facile e ingenua corsa ai beni anche superflui ha generato schiere di operatori seriali di flussi di bite, disconoscendo la radice computistica stessa di telefonini e tablet. A monte di un computer c’è comunque sempre un abaco. 
Con questa voce vogliamo poter mettere in campo una progettualità che definisca un avvicinamento delle generazioni degli ultimi vent’anni a quell’oggetto a loro sconosciuto che è l’artigianato. N che modo, nel modo più semplice, quello di collegare l’inventiva agli oggetti e alla materia grezza, così da stimolare non solo una intelligenza artificiale, per citare uno dei nodi focali della discussione sul futuro del genere umano, ma un’intelligenza materiale. 
Per rendere tutto ciò veramente attuabile e appetibile si auspicano forme di scambio e compravendita sostenibile con mercatini e piccole fiere, dove non solo l’artigianato ma anche il riciclo e il recupero di materiali destinati a uno smaltimento non gestibile né controllabile possa diventare un punto di forza del progetto e della struttura. Non ultima la lavorazione di tessuti in serigrafia eco sostenibile, eseguita da una macchina completamente costruita e concepita per funzionare senza energia elettrica, attrezzatura già presente e funzionante all’interno dell’Ex Mercato.

Gli altri punti del progetto non sono meno importanti ma sono già parte attiva della struttura, come lo sono le iniziative a seguito riportate.
Incontri corali e rassegne di Musica Popolare, Jazz, Rock, residenza artistica per rassegne teatrali anche in collaborazione con strutture come il Teatro Di Tor Bella Monaca e l’associazione Nogu Teatro, spettacoli di burattini e teatro estemporaneo, scuola di musica e laboratori, piccola sala prove, accesso ai gruppi emergenti per piccole performance e concerti 
Rassegne di corti cinematografici, festival del cinema giovanile, realizzazione di riprese video per la produzione di filmati e video clip all’interno della struttura
Sostegno al mondo del volontariato e della Protezione Civile, spazi per disabili e supporto a famiglie con portatori di handicap
Una biblioteca di circa 500 volumi, concepita per lo scambio culturale
Tutto con il sostegno logistico di un teatro con 60 posti a sedere, un palco di 5 metri per 6, un impianto fonico completo, un apparato di videoproiezione, supporti informatici e linea WiFi a disposizione degli astanti

Particolare interesse suscita in noi per la realizzazione di un orto cittadino una palestra popolare

Orto, per il quale inizialmente vorremmo usare un terreno non molto grande, sito all’interno dell’area scoperta dell’Ex Mercato per far conoscere soprattutto ai “giovani cittadini” un oggetto come tanti a loro celato dalla modernità, con l’ausilio e la collaborazione di esperti del settore, non presi dal mondo virtuale, ma contatati sul territorio. Pensionati e soggetti ormai lontani dall’attività lavorativa, ben felici di dare supporto a quelli che potrebbero essere i loro nipoti e che sicuramente sono la normale successione generazionale.

Infine c’è una parte dei locali, che dopo l’attentato subito non è stata più ristrutturata e vorremmo realizzare una palestra sociale per giovani e anziani. Palestra che serve al territorio e alle famiglie, specialmente ora che la crisi economica sta lacerando i tessuti dia sociali che morali della nostra nazione.

Collaboriamo poi, ormai da tempo con un’Associazione che si occupa del controllo ambientale, la quale svolge da tempo la sua opera nei quattro parchi di Torre Spaccata opera che li vede a supporto delle associazioni animaliste con il soccorso di animali feriti e in difficoltà.

Quello che stiamo portando alla vostra attenzione è che è possibile sganciare per l’80% la cultura dalla parte economica, che come è risultato negli ultimi 30 anni della nostra storia, ha determinato le scelte culturali ed artistiche della nostra società così da influenzare la stessa.

In questi dieci anni siamo riusciti a far rinascere un bene pubblico lasciato oramai alle siringhe, allo sfacelo e all’indifferenza di tutti.Nel momento stesso che ha ripreso vita, non per garantire soldi a qualcuno, ma semplicemente per diffondere la cultura, ed è riuscito a ritrovare la sua natura pubblica gli indifferenti di prima vorrebbero diventare i “padroni” di domani e togliergli la sua natura di pubblico per renderlo economicamente vantaggioso.

Il nostro progetto in qualità di “aventi diritto” è quello di adattare la struttura senza stravolgerla alle esigenze del momento.

I duecentocinquanta metri che negli ultimi tre anni sono rimasti inutilizzati a causa di un vile attentato, siamo pronti per rendergli giustizia attraverso un progetto che coinvolge tante associazioni di base ma soprattutto, lo spazio diventerebbe multiuso: dal lunedì al venerdì la parte centrale a disposizione di una sorta di palestra sociale, ragazzi con disabilità, anziani e chiunque voglia usarla con poca spesa se non la tessera sociale. Il sabato e la domenica si userebbe per fiere indirizzate alla rivalutazione dell’artigianato , del vintage, un piccolo mercato delle pulci, valorizzando il mercato alimentare della nostra regione. La nostra caratteristica è che chiunque entri anche solo per la fiera, o per la palestra, trovi dei punti di rifermento culturali molto forti, che non possono passare inosservati anche all’occhio più disattento, dalla scultura di Ginobi, dalla mostra fotografica dei quartieri difficili del mondo, al Pinocchio parlante, alle locandine dei films più importanti ,alla storia del vinile, la libreria del recupero, e così via.

Vi inviamo tutto questo per chiedervi un incontro in cui vi porteremo il progetto di fattibilità a livello economico con un basso budget e addirittura autofinanziato a lunga scadenza. Inoltre i nostri collaboratori hanno previsto, sperando che non serva mai, la possibilità in pochissimo tempo e con un costo minimo, usare quello spazio di 250mq, come un ambulatorio di quartiere per la gestione del primo soccorso.

Come nostra consuetudine con questa nostra Vogliamo portare alla sua attenzione ed informarla di ciò che realizzeremo nel prossimo futuro, senza entrare in merito sia dei pregiudizi che delle iniziative prese nei nostri confronti, ci sarà tempo e modo, nei luoghi deputati, per far finire questo chiacchiericcio delegittimante, ma forti della realtà giuridica, per noi oggi è prioritario invece comunicarle che da marzo a maggio per l’emergenza Covid, siamo stati presi dalla distribuzione di alimenti a famiglie che lo Stato non riusciva ad aiutare, perché era impossibile aiutare tutti. Oggi quello che abbiamo riscontrato è che da settembre ci sarà un problema con gli orari degli ingressi scolastici ed il lavoro delle famiglie, al di là dei pregiudizi noi diamo la nostra disponibilità per aiutare chi ha bisogno, avendo realizzato un piano Covid molto dettagliato, avendo rispettato tutti i protocolli , ed avendo spazio sia coperto che scoperto, oltretutto le competenze artistiche, teatrali, musicali, in materia di libri e cinema, nonché le dotazioni tecniche, per intrattenere i ragazzi. Però come lei ben sa per essere più incisivi bisognerebbe coinvolgere le scuole e gli assistenti sociali, quindi lo Stato. Come sempre confidiamo nello Stato per migliorare condividendo questa pandemia.

La nostra esperienza quando ci siamo dovuti rivolgere allo Stato, per motivi per lo più legali, è stata sempre all’altezza della situazione.

Vi ringraziamo per l’attenzione sperando che vi abbiamo incuriosito e di conseguenza poter realizzare insieme il progetto anche se da parte nostra, come abbiamo già dimostrato, proseguiremo ugualmente anche se con più difficoltà.

Associazione Culturale Calpurnia
Il Presidente 
Marco Marinelli