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Tre giornate di Festival dell’Arte Spaccata

Eccoci, ci siamo, uno dei nostri momenti preferiti, il pippone che distrugge gli algoritmi, il nostro fiume di parole, che per noi scorrono veloci ma forse anche lente, in questo mercoledì post Festival dell’Arte Spaccata
La quinta edizione è giunta al suo termine. La nostra mente, le nostre gambe sono stanche, ma il nostro cuore è veramente pieno di gioia. 
 
Quando abbiamo iniziato tutto nel 2021 ci siamo lanciate in quest’avventura, con in spalla uno zainetto pieno di sogni, di idee, di emozioni ma anche di paure.
Passo dopo passo, errore dopo errore, i sogni iniziavano a realizzarsi, le idee prendevano nuove direzioni, le emozioni crescevano e con loro anche le paure. 
Questo per noi è stato il Festival dei risultati raggiunti e gli obiettivi tutti ancora da immaginare, dell’unione che fa la forza perché da sole non ce l’avremmo mai fatta, della continuità, delle fondamenta solide e dei ricordi che ci tengono ancorate al suolo. 
Un grazie va innanzitutto a chi c’è statǝ, perché il Festival così come il teatro, non potrebbe esistere senza il pubblico. Un pubblico a cui noi siamo grate, per la gentilezza e la delicatezza con cui ha varcato le porte dell’Ex Mercato, che per noi è lavoro, ma ormai anche casa. 
 
Siamo grate a tutte le persone che ci hanno aiutato, i ragazzi e le ragazze che a turno abitano l’Ex Mercato da ormai due anni (che non possiamo nominare singolarmente perché sono veramente tante persone e ai social queste cose lunghe proprio non piacciono). Per aver pulito, ordinato, curato, coccolato, lucidato ogni angolo dello spazio, per averci ascoltato anche quando le nostre parole sono state disordinate, e per essersi fidatǝ della nostra esperienza e delle nostre visioni. La nostra magia del teatro ha come bacchetta magica scopa e paletta, legni tagliati per comporre americane, luci appese e incastri inaspettati. Se riusciamo a fare quello che facciamo è anche e soprattutto grazie a loro, che ci permettono di sognare sempre più in grande, e di accogliere nuove idee, pensieri, fare dei passi indietro su quello che non sappiamo fare, provando invece a porgere quello che invece ormai padroneggiamo. 
 
Siamo grate a tutte le compagnie e ǝ singolǝ artistǝ, che anche quest’anno hanno deciso di donarci un pezzettino della loro arte, del loro vissuto, della loro professione e professionalità. Grate per averci permesso di fare la merda tuttǝ insieme, per esserci abbracciatǝ e aver vissuto questa esperienza come noi desideravamo, una comunità unita insieme perché insieme si è più forti, e noi questo lo crediamo davvero. 
Grazie di cuore aǝ giuratǝ, che hanno accettato questo compito complesso e speso tempo, parole e cuore. 
 
Grazie a Tommie, perché è la nostra luce e ormai il nostro cuore, grazie ad Erica, per esserci stata quando ne avevamo più bisogno. Grazie a Mattia, Emiliano, Andrea, Marta e Aurora, per essere statǝ tutte le ciliegine su tutte le torte di ogni serata, per la meraviglia e lo stupore negli sguardi di chi ha ascoltato le voci, la musica, le parole. 
 
Grazie a Mila, Lorenzo, Giovanna e Bianca, per le opere composte, le nuove idee, le nuove mostre, per la cura e la professionalità, e grazie anche a Valerio, ǝ ragazzǝ di Creative Plaza, per aver reso questo Festival ancora più bello.
A Giulia, per esserci stata per la sua meravigliosa arte, per essere casa, e Mattia, per la sua delicatezza e presenza a noi così familiare.
 
Grazie ad Andrea e a ǝ ragazzǝ del laboratorio di Critica, per averci dedicato il loro tempo, per le loro preziose domande che ci hanno permesso di fermarci un attimo, e capire che veramente il Festival per noi sono le sere dei miracoli.
 
Grazie a Andrea e Mila, perché le locandine del Festival ogni anno sono sempre più fiche, e risuonano delle nostre parole.
 
Grazie a Daniela, per essere Presidente, amministratrice, collega ma soprattutto amica. La nostra ancora, e il nostro porto sicuro. La persona con cui ci scegliamo ogni giorno, perché questo viaggio è sempre più lungo, è sempre più bello. E condividere i sogni è un privilegio. 
 
Grazie a noi. 
 
Grazie, soprattutto, a Marco. 

Il progetto, promosso da Roma Capitale Culture Roma – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico, curato dal Dipartimento Attività Culturali, per la concessione di contributi destinati a sale teatrali private con capienza inferiore a 100 posti aventi sede a Roma, per progetti di ricerca e sperimentazione nell’ambito dello spettacolo dal vivo e della formazione. Stagione 2024/2025. 

Macedonia Teatro

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