La nostra riflessione oggi è sulla Cultura, questa dimenticata.
Cultura della sicurezza sul lavoro, senza pandemia c’erano circa più di un morto al giorno per mancanza di sicurezza e la parola d’ordine era costa troppo, da parte di chi la doveva istituire.
Per anni ci hanno fatto credere che la Sanità privata era migliore di quella pubblica, oggi, con il disastro, là dov’è c’è più privato che pubblico ha dimostrato il contrario però ancora oggi tali imprenditori o società o fondazioni cercano di sopravvivere al loro disastro attraverso la campagna mediatica sulla credibilità dello Stato creando ad hoc la convinzione che le scelte sono incomprensibili inadeguate caotiche, così il caos istituzionale e cavalcando la rabbia che ne deriva riprenderanno terreno.
Ci sarebbe tanto da dire analizzando pezzo per pezzo però è sempre lo stesso scenario.
Con questa premessa l’unica strada possibile per poter migliorare il nostro futuro è fare sempre quello che abbiamo detto negli ultimi anni la Cultura aiuta la conoscenza e di conseguenza ci aiuta a vivere meglio tutti insieme valorizzando le nostre diversità.
Prima di comunicarvi la nostra ultima scommessa, un appunto brevissimo su una cosa a cui ci teniamo tantissimo, chiudono perché la pandemia genera morti e ci dicono che è necessario fare un passo alla volta, chi vuole riaprire tutto non si assume la responsabilità di dire che se ci saranno morti o malati è loro responsabilità eppure ci dicono che la chiusura porta povertà dando numeri e previsioni.
La cosa che ci ha fatto accendere la lampadina è che un giornalista ha detto che ora ci sono più posti in terapia intensiva e quindi ci si può ammalare.
La nostra scommessa è in questo momento in cui la cultura in tutte le sue forme è lasciata in soffitta noi abbiamo realizzato un sito dove ci saranno anche video musicali, letture, spettacoli teatrali, mostre e tutto quanto realizzeremo o ci verrà inviato sempre con la consapevolezza che la qualità, la competenza sono prioritarie.
PS: un ringraziamento alle tante persone che hanno contribuito a questa nuova esperienza direttamente o non perché anche chi non ha partecipato direttamente ci ha dato la forza di continuare a sognare grazie a tutti noi
Oggi vi proponiamo una lettura dell’attrice Michela Barone che legge un brano “È morto un ladro“ dal film la proprietà non è un reato.
This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Cookie settingsACCEPT
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.