«L’arte che professo è un’arte rituale, volta ad oltrepassare le finestre della realtà e ad aprire gli occhi su orizzonti mistici.
Le vedute che dipingo sono visionarie, rappresentano ciò che vedono le entità a cui mi riferisco, da dove esse sono collocate. In altri casi invece cerco di racchiudere l’essenza ed il sentimento che sperimento, evocandone l’immagine mentale ed energetica.
Mi interesso di mistica anche per lo studio del “bene” e del “male”, trovo ci debba essere una mescolanza tra i due per poter comprendere veramente quella che è l’essenza dell’essere umano.
La spiritualità per come la vivo in prima persona mi è necessaria per connetterti all’io interiore, legato al mio destino personale.
Le mie creazioni hanno il fine di connettersi all’anima interna delle persone e aprire nuove porte verso orizzonti sconosciuti o dimenticati. Non deve essere necessariamente una connessione religiosa, lo spirituale pervade tutte le cose. L’interpretazione dunque rimane libera, non impongo costrizioni, come è libero il sentimento provato davanti ad esse.
Amo la profonda sincerità delle cose perché essa stessa è legata alla propria verità personale.
L’arte ha la capacità di smuovere qualcosa di profondo, risvegliare la passione dimenticata che dimora in noi e ci accompagna nelle nostre vite.»