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Alessia Eva Cerioli

Arte Esoterica: Oltre la superficie in pittura

Superficie e profondità, due facce della stessa medaglia, in fondo. L’una necessità dell’altra per assumere senso proprio. Consapevoli degli abissi del nostro essere dannatamente umani, sveliamo profondità emotive attraverso la sottile superficie epidermica. 

L’arte coinvolge i sensi, intensifica percezioni e concede interpretazioni soggettive che vanno al di là della volontà dell’autore. Arte non è imposizione. L’arte è libertà di guardare oltre il senso stretto delle cose. La pittura si fa materia concreta per idee, concetti, pensieri, emozioni. 

Questa settimana siamo impazienti di farvi conoscere le opere di una giovanissima artista che attualmente espone a Bologna e Lodi. Si chiama Alessia Eva Cerioli e frequenta l’Accademia di Brera. Offre una visione artistica e pittorica che va oltre la mera prospettiva terrena. 

Dal 13 al 27 Maggio 2022, Alessia espone alcuni dipinti, che fanno parte della ricerca “Tempio“, in occasione della mostra personale dal titolo “Condottieri della Luce” presso il Caffè Letterario di Lodi (via Fanfulla 3, 26900). 

Con parole sintetiche descrive l’universo empatico ed astratto generato attraverso le sue tele: 

«L’arte che professo è un’arte rituale, volta ad oltrepassare le finestre della realtà e ad aprire gli occhi su orizzonti mistici. 

Le vedute che dipingo sono visionarie, rappresentano ciò che vedono le entità a cui mi riferisco, da dove esse sono collocate. In altri casi invece cerco di racchiudere l’essenza ed il sentimento che sperimento, evocandone l’immagine mentale ed energetica. 

Mi interesso di mistica anche per lo studio del “bene” e del “male”, trovo ci debba essere una mescolanza tra i due per poter comprendere veramente quella che è l’essenza dell’essere umano. 
La spiritualità per come la vivo in prima persona mi è necessaria per connetterti all’io interiore, legato al mio destino personale. 

Le mie creazioni hanno il fine di connettersi all’anima interna delle persone e aprire nuove porte verso orizzonti sconosciuti o dimenticati. Non deve essere necessariamente una connessione religiosa, lo spirituale pervade tutte le cose. L’interpretazione dunque rimane libera, non impongo costrizioni, come è libero il sentimento provato davanti ad esse. 

Amo la profonda sincerità delle cose perché essa stessa è legata alla propria verità personale. 

L’arte ha la capacità di smuovere qualcosa di profondo, risvegliare la passione dimenticata che dimora in noi e ci accompagna nelle nostre vite.» 

Alessia, come intendi l’arte in generale e quale credi che sia il tuo modo, la tua strada? 

Credo che l’arte possa essere una strada per intraprendere un percorso introspettivo di conoscenza del sé, indipendentemente dal giudizio altrui. Queste mie parole sono dettate dall’esperienza.

Tutto quello che faccio ha la sua origine dal figurativo, perché è da lì che sono partita ed è lì che ha preso piede il mio interesse per le tematiche simboliste ed esoteriche. Dallo studio del figurativo sono passata alla performance artistica e all'arte come vita per andare oltre.
Come se l'arte fosse un prolungamento della nostra visione e della nostra anima. 

Da dove origina questo interesse spirituale da cui trai ispirazione per le tue opere?

Sono cresciuta in un ambiente familiare dove l’elemento mistico è sempre stato pane quotidiano. I miei genitori si occupano di vetrate artistiche per i luoghi di culto. Dunque questa sensibilità mi appartiene e ne sono consapevole.

Dopo un periodo di ribellione ed esplorazione personale ho iniziato a studiarne i simbolismi a modo mio. Mi ispiro molto alle letture che faccio.

Nel percorso di studio per la tesi Triennale analizzai il percorso della catarsi dell'anima, che si libera dalla caverna dell'oscurità arrivando alla rinascita spirituale.
Lì incontrai René Guénon, Elifas Levi e San Giovanni della Croce e poi fu tutto un involucro di curiosità.

In questo periodo sono molto interessata all’esoterismo dietro la figura del Re Salomone.

Invece i pittori che attualmente mi guidano sono Turner e Rothko, ma non mancano i grandi del Rinascimento, non posso dimenticare nessuno, sono parte di me e mi hanno accompagnata anche loro. 

Il titolo dell’opera che hai scelto di mostrare è “Il Drago delle Tempeste“, come spiegheresti il suo significato? 

I colori mi ricordano i draghi cinesi nel periodo dei festival per la rinascita dell’anno che precede la primavera. 
E la primavera è sempre stata una rinascita per me, più che il primo di gennaio.

C’è qualcosa nell’aria che rende il tempo diverso, una specie di tensione che ti indica che sta per succedere qualcosa di nuovo. E quindi si deve ripartire!

Si parte per andare verso la parte sconosciuta di se stessi (o del mondo). 

L’opera farà parte della mostra presso la Galleria de Marchi (via Portanova 1/d, 40123) dal 14 al 23 Maggio 2022, a Bologna.

Per quale motivo hai deciso di essere artista, pittrice e performer?

Guarda, sinceramente ho sempre avuto molta paura di intraprendere questa strada. Ho fatto altri mille lavori. Ma l’arte è sempre stata la mia terapia, il modo per mettermi a nudo. Ora che ne ho una maggiore consapevolezza sono pronta a dare tutte le mie energie a questa strada.

Ognuno di noi parte impreparato, d’altronde, in qualunque ambito, nessuno è impavido dal principio. Credo sia necessario calibrare il passo strada facendo.

Referenze e link: 

Alessia Eva Cerioli

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