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Todas las voces todas

Sabato 20 novembre, dalle 20:00 

Todas las voces todas

Ideato e diretto da Francisco J. Echeverri
con Marìa Elena Bernuy, Nury Maguiña, María Elena Serrao, Gianluca Maguiña
e Nuovo Coro Popolare, con le voci Coroincanto, Bibliocanto e Nonsolocoro
diretto da Paula Gallardo
 
Todas las voces todas é nato nell’aprile del 2017 con l’idea di ricordare con ammirazione e affetto colei che è stata chiamata “La voce delle Americhe“.
Ricordare Mercedes Sosa non è solo eseguire brani, ricordare Mercedes Sosa è entrare nel mondo del continente americano, la sua poesia, la sua storia… Per rendere omaggio a chi fu “La voce delle Americhe”, offriamo uno spettacolo con la sua musica per trasmettere lo spirito di unione che con Mercedes Sosa si evoca ad ogni canzone e ad ogni storia raccontata.
Todas las voces todas arriva alla quarta edizione e, dalla prima volta, la risposta del pubblico è stata molto numerosa, carica di affetto e di grande qualità umana. Todas las voces todas ha ospitato un pubblico di circa 600 persone e ha avuto l’onore di condividere il palco con 43 artisti.
L’evento sarà in presenza con il rispetto delle misure anticovid, e in diretta sulla nostra pagina fb.
Per info e prenotazioni tel. 366.920.3977

Vi aspettiamo!!! 

Todas las voces todas 
Un tributo a Mercedes Sosa 

Grazie a tutti per aver partecipato all’evento in presenza e in live!

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Tutta colpa di un uomo brizzolato, di Francesco Di Giulio

Sabato 13 novembre, dalle 17:00 
Con l’autore Francesco Di Giulio dialoga Marco Abbondanzieri
Continua il nostro impegno nel promuovere la lettura. 
 
Vi aspettiamo per la presentazione del romanzo “Tutta colpa di un uomo brizzolato” di Francesco Di Giulio (edito da Scatole Parlanti). 
 
Se ognuno di noi raccontasse la vita per come
dovrebbe essere raccontata,
sarebbe una storia banale, semplice e noiosa.
Allora inventala tu, la tua vita!
Decidi di stravolgerla e ridi.
Ridi sempre…
L’evento sarà in presenza con il rispetto delle misure anticovid, e in diretta sulla nostra pagina fb.
Per info e prenotazioni tel. 366.920.3977

Vi aspettiamo!!! 

Tutta colpa di un uomo brizzolato, di Francesco Di Giulio

All’Ex Mercato Torrespaccata, continua il nostro impegno nel promuovere la lettura: Francesco Di Giulio presenta il suo romanzo “Tutta colpa di un uomo brizzolato” (edito da Scatole Parlanti).

Grazie a tutti per aver partecipato all’evento in presenza e in live!

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Unplugged Emmaus, Mancio & Stefano Iacone

Sabato 13 novembre 2021, dalle 21:00
All’Ex Mercato Torrespaccata, continua la nostra rassegna della canzone d’autore romana e non.
 
Una mano bianca e una nera chiuse in una stretta serrata e indissolubile. Questo era il simbolo, oggi diremmo logo, del Folkstudio. Agli inizi degli anni ‘60 un nero e un bianco portarono in cantina quello che a Roma era prassi fare nelle piazze nei raduni estivi. Prima di loro streghe e donne fatali si contendevano il primato in una città col sole da marzo a novembre. 

Poi sul folk studio c’è una leggenda, una leggenda che racconta di un menestrello proveniente dall’America con il viso pallido, riccioluto e magro come un chiodo che si posò sul trono di Trastevere… Bob Dylan e da lì il mito. 

Da allora centinaia sono stati gli artisti che hanno calcato il palco del mitico Folkstudio di Roma, noti meno noti, conosciuti e ricordati come i quattro ragazzi della canzone di Venditti: lo stesso Antonello, il compianto Giorgio Lo Cascio, Francesco de Gregori e Ernesto Bassignano, e altri che fatta una breve apparizione sono caduti nel dimenticatoio. Poi quelli che anche dopo la loro scomparsa continuano a vivere con le loro canzoni, cantautori come Stefano Rosso e Rino Gaetano, solo per citarne due dei più famosi, sono sempre presenti nelle nostre discografie e soprattutto nei ricordi di molti. 

Cantautore” termine questo coniato da uno dei padri della nostra musica moderna, Nanni Ricordi, coraggioso e visionario manager, e poi vocabolo trascinato in alto da un altro romano doc Vincenzo Micocci, si proprio quel Vincenzo che Alberto Fortis voleva ammazzare in una delle sue prime canzoni, insieme ad una invettiva crudele contro i romani, di cui Fortis si pentirà, ma che i romani di una certa generazione non hanno ancora dimenticato, le stesse invettive come “Roma ladrona” che fino a qualche anno fa erano di moda e che oggi qualcuno, lo stesso che le ha usate per scalare vette politiche, dice di non aver mai pronunciato, si la memoria certe volte inganna… 

Ed è proprio a Roma che nascono, specialmente in periferia, eccellenze e sperimentazioni sulla musica in genere. Tradizione questa che non sembra, per nostra fortuna, tramontare. In questo contesto nasce il progetto, il trio acustico “Unplugged Emmaus, Mancio & Stefano Iacone”

Il trio nasce dall’incontro di due cantautori romani: Ezio Fattore e Emiliano Cicchinelli che insieme a Stefano Iacone alle percussioni creano un Unplugged d’autore, aggiungendo al loro repertorio classici dei grandi della musica italiana.
L’evento sarà in presenza con il rispetto delle misure anticovid, e in diretta sulla nostra pagina fb.
Per info e prenotazioni tel. 366.920.3977

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Unplugged Emmaus, Mancio & Stefano Iacone 

All’Ex Mercato Torrespaccata, continua la rassegna sulla musica d’autore. 

Avete perso il trio acustico “Unplugged Emmaus, Mancio & Stefano Iacone“?
Nessun problema! Guardate il video della diretta. 

Grazie a tutti per aver partecipato all’evento in presenza e in live! 

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Che strana maestra che è la vita, Mario Fommei

Sabato 06 novembre 2021, dalle 21:00 
Recital di Mario Fommei
All’Ex Mercato Torrespaccata, continua la rassegna sulla musica d’autore.
 
Un caro amico e cantautore, Mario Fommei ci canterà e racconterà le sue canzoni. 
L’evento sarà in presenza con il rispetto delle misure anticovid, e in diretta sulla nostra pagina fb.
Per info e prenotazioni tel. 366.920.3977

Vi aspettiamo!

Che strana maestra che è la vita, Mario Fommei

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La Periferia non esiste – Presentazione Mostra

Mostra di Arte Contemporanea 
30 e 31 Ottobre 2021 

CONDIVISIONE 

100 Artisti, 100 Opere d’Arte
Dalla scultura al video clip, dalla pittura al cartoon 

L’Arte è condivisione ed unisce, e non isola le persone, ma fa riflettere e sognare le nostre coscienze. 
Cento artisti, cento lavori. 

Ringraziamo tutti gli Artisti che hanno partecipato con le loro Opere alla mostra “La Periferia non esiste“:

Antonella Rinaldi, Ultimi momenti con Mirò

Luca Montani, Paesaggio Urbano

Federico Rossini, La natura in gabbia

Monica Galeotti, Il Futuro che vorrei

Sarah Benvenuti “Beben”, Persefone 

Giovanna Sacchetti, Angeli/Alberi

Alice Paglioni, Rocca Calascio

Ornella Marigliani, L’infinito

Sabrina De Angelis, Quel che accade… è la vita

Viviana Allegretti, Été comme en hiver

Irene De Paolis, Aurora

Mario De Maio, Pigrizia

Maria Eléna Serrao, Autoritratto

Aurora Venezia, A Lannister always pays his debts

Vittoria Simone, Respiro

Giuseppe Sublime, Aishwarya Rai: La maga delle spezie 

Franco Alvino, Foto in bianco e nero

Miriana Del Gatto, Il disastro di Marcinelle

Mia Macanu, I’m still here

Angelica Balducci, Davide e Golia

Luigi Barbaresi “Ginòb”, Fettina di cavallo

Nadia Turella, L’esplosione della natura come giochi d’artificio

Catia Zimbile, Serenità

Orietta Petrignani, Vestita di colori

Tonino Fratini, Colosseo

Lorenzo Berretti, Nabìr, Racconti d’infanzia 

Un ringraziamento speciale alla nostra amica Antonella Accosta.

Ringraziamo Rosella Mucci per la presentazione della Mostra, e tutte le persone che sono state con noi all’Ex Mercato Torrespaccata, in presenza e in live! 

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Pro Fondo Pro Bono, Roberto Disma

Sabato 23 ottobre 2021, dalle 21:00 
Spettacolo di Teatro Canzone di Roberto Disma
Per un’analisi attuale e concreta della società è necessario l’essenziale. 
Un progetto completamente inedito di Roberto Disma realizzato con una chitarra, una voce, ventuno interventi che alternano monologhi teatrali a brani di cantautorato, sperimentazioni etniche, folk siciliano e “canzoni recitate”, scritte e composte interamente dallo stesso interprete. Lo spettacolo, così come il doppio album che ne deriva (in uscita nel periodo da agosto a dicembre 2021), è un viaggio concettuale in una raccolta di storie che spaziano dal genere satirico al drammatico, dalla riflessione più ironica alla storia più triste. 
 
Secondo l’uomo in scena ogni forma d’arte non è altro che una chiave d’interpretazione emotiva della realtà; per questo motivo non riesce a trovare una linea divisoria tra la scrittura, la recitazione e la musica. 
 
Aprendo la prima parte – Pro fondo – con una canzone sul carcere e garantendo che in tutto lo spettacolo non sono presenti canzoni d’amore, il ragionamento si sofferma sul confronto tra la figura della donna nella morale cattolica e nelle campagne siciliane, tra l’uso del vernacolo e le nuove frontiere di comunicazione e di guadagno, sino “a toccare il fondo” sulla relazione tra il concetto di proprietà e la speranza dei profughi della traversata africana. 
Con una forte impronta siciliana in apertura della seconda parte – Pro bono –, le storie prendono gradualmente il sopravvento sulla riflessione: dalle stragi di mafia degli anni Novanta all’arresto di Julian Assange, dall’omicidio di George Floyd alla “banale” uccisione di un elefante in India, fino a un ritorno al passato con un canto popolare dei minatori siciliani comparato al messaggio sociale di Bob Marley, per il compimento del viaggio sul tema dell’emarginazione e la realizzazione del concetto di farsa, concludendo con una dedica agli artisti perché un’opera d’arte non risiede solo nel prodotto finale, ma nella forza di chi la esercita, nella bellezza di chi la crea e nella sapienza di chi la riceve. 
L’evento sarà in presenza con il rispetto delle misure anticovid, e in diretta sulla nostra pagina fb.
Per info e prenotazioni tel. 366.920.3977

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Pro Fondo Pro Bono, Roberto Disma 

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Luigi Magni e Roma, di Fabrizio Natalini

Domenica 17 ottobre 2021, dalle 18:00
Presentazione del libro “Luigi Magni e Roma tra cinema, storia e cultura popolare” di Fabrizio Natalini, docente di Storia del Cinema italiano e Scritture per lo Spettacolo a Uniroma2 facoltà di lettere e filosofia
 
Quando si parla di Torre Spaccata ci si trova di fronte a un territorio ricco di contrasti dove sorgono piccole e grandi realtà che hanno fatto della cultura il proprio mandato, prima fra tutte l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. 

Nell’immaginario collettivo parlando di ricerca viene sempre in mente, specialmente in questo periodo storico dominato dalla pandemia, qualcuno con un camice bianco che lavora con un microscopio ma, in realtà, tutto quello che ci circonda è oggetto di ricerca! Non solo la scienza, ma anche la letteratura, l’arte, la storia, la filosofia, solo per citarne alcuni, sono per nostra fortuna campi di studio e di approfondimento e contribuiscono al progredire del genere umano verso, si spera, un futuro migliore. 

Fabrizio Natalini è ricercatore in “Cinema, Fotografia e Televisione” presso la seconda università di Roma. Le sue pubblicazioni “Ennio Flaiano, Una vita Nel cinema” del 2005 e “Un amore a Roma, dal romanzo al film” del 2010, fanno un’analisi dettagliata, del personaggio il primo, del lavoro di trasformazione della narrazione avvenuto nel passaggio romanzo-sceneggiatura-film il secondo, attraverso l’analisi delle fonti, la ricerca e la capillare lettura e trascrizione di documenti e l’elaborazione di conclusioni sull’argomento trattato con la stessa precisione e dedizione di un biologo che osserva, analizza e descrive ciò che vede attraverso le lenti del suo microscopio. 

Fabrizio Natalini di cui riportiamo il curriculum in altro allegato, ha recentemente dato alle stampe il libro “Luigi Magni e Roma tra cinema, storia e cultura popolaredove racconta il rapporto tra uno dei maggiori registi italiani e la sua Roma, un connubio che legherà sempre il nome di magni ai fatti antichi e moderni della città eterna. 

Pellicole come “Nell’anno del Signore”, “La Tosca” senza dimenticare tutti i capolavori di Magni raccontano Roma e i suoi palazzi del potere, un potere che arriva da lontano e ancora oggi determina scelte importanti. Ma il libro racconta con minuzia dei luoghi del cinema del maestro. Fabrizio Natalini oltre che essere uno scrittore di cose di cinema ama farsi chiamare “archeologo del cinema”.

Marco Abbondanzieri
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Luigi Magni e Roma, di Fabrizio Natalini 

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L’ultimo dei Mojicani, Roberto Kunstler racconta la sua canzone

Sabato 16 ottobre 2021, dalle 21:00

Nel 2019 Roberto Kunstler, la scheda artistica è riprodotta a piè pagina, tenne un concerto nel nostro teatro, da allora è nato tra lui e l’Ex Mercato un legame che va oltre la mera rappresentazione. Con Roberto c’è stata subito unità d’intenti e sintonia. 

Stavolta però Kunstler non sarà solo protagonista e interprete delle sue canzoni, accompagnato da un altro musicista Andrea Libero Cito, sarà il narratore di una delle stagioni più belle della nostra storia, quella della musica d’autore. 

Il titolo della serata è eloquente, quanto al contempo enigmatico, il termine Ultimo dei Mohicani era l’appellativo affettuoso che Ennio Melis, il patron e fondatore della RCA italiana amava chiamare il giovane Roberto Kunstler. Racconta il cantautore, “Avevo allora 19 anni e tra il Folk Studio e la RCA che aveva sede sulla Tiburtina, oggi ridotta ad un magazzino, mi rapportavo con personaggi del calibro di Lucio Dalla, Antonello Venditti e De Gregori, che erano molto più grandi ed esperti di me”. Saranno questi, oltre le canzoni e la presentazione dell’ultimo album di Roberto, “Davanti alla fine del mondo”, di cui riportiamo la scheda tecnico artistica nella sezione contributi a piè pagina, i temi conduttori di questo omaggio alla nostra tradizione canora. 

Ennio Melis nel 1984 lascia la RCA ormai in crisi, non volendo ripetere l’operazione dolorosa che lo vide attore agli inizi della sua carriera, dove fu costretto a lasciare a casa circa duecento dipendenti. Un concerto e tante chiacchiere sulla storia della RCA, l’importanza che questa realtà ha avuto in primis nella nostra città, dando lavoro a migliaia di persone. La spinta propulsiva che la musica leggera dagli anni ’50 in poi ha prodotto nella nostra economia è a volte un elemento che si tende a rimuovere, è giusto però ricordare che l’industria discografica, quindi per logico principio l’industria culturale di cui è figlia, è stata per tre e più decenni fonte di guadagni ma anche di redistribuzione di ricchezza. Offrendo poi milioni di posti lavoro, in un paese ferito dal conflitto, non possiamo dimenticare che la canzone ha svolto anche un ruolo didattico, unendo e educando a una lingua comune un paese ancora diviso dai dialetti e con un tasso di analfabetismo altissimo, nonché un effetto lenitivo per i mali oscuri e i momenti bui della nostra storia. 

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Dice mi nonna, più semo e mejo stamo

Sabato 2 ottobre 2021, dalle 21:00 

Se pensiamo a Rugantino ci troviamo a rivivere Roma in piena età papalina, mentre con Fregoli torniamo ai tempi della Belle Epoque, invece con “Roma Capoccia” di Venditti ci riconduce direttamente all’ormai storico Folk Studio.

Tre epoche diverse ma un unico luogo: Roma, e un’unica lingua perché un dialetto quando diventa storia e lascia dietro sé quello che ha lasciato il “romanaccio”, di lingua ci piace parlare. Dagli scritti di “Cronica d’anonimo romano” del ‘300 fino a “Roma capoccia” di Venditti, passano 700 anni, sette secoli durante i quali Roma ha visto passare sulle sue strade papi, re, imperatori e tutta una serie di personaggi più o meno famosi. I vicoli della città eterna e i grossi agglomerati urbani che ormai si estendono ben oltre “le mura” e ormai lontani anche da “Fori porta” sono e sono stati testimoni oculari di avvenimenti che diventano storia, la stessa che occupa buona parte dei libri di testo specializzati in tale materia. A Roma si è concretizzata una ridda di eventi che hanno sia positivamente che negativamente cambiato il volto alla città in primis, ma anche alla nazione e al mondo intero. 

La presenza del papato prima, centro della cristianità e successivamente il ruolo di capitale d’Italia, hanno fatto di Roma e del suo popolo un elemento cosciente delle proprie capacità e del ruolo fondamentale nelle decisioni, anche quelle estreme. Insieme a tutto ciò poche comunità hanno testimoniato con scritti, raffigurazioni e soprattutto con forme d’arte come la poesia e la canzone, le trasformazioni, i fatti di una città e cantato e raccontato i suoi pregi e i suoi difetti. Tutto questo con una lingua quasi sempre in evoluzione, che ha mantenuto una costante radice, senza mai cangiare troppo o senza stravolgere completamente la propria natura irriverente. 

Le “pasquinate”, gli “stornelli” e i moderni “rapper”, passando per Sor Capanna e Ciancaribella mantengono una vena di sarcasmo come i versi del Belli e quelli ancora più profondi e irriverenti di Sallustri. Prelati, nobili, più o meno blasonati, popolani, guardie e ladri sono stati sempre bersaglio di questa vena romana, forse la presenza e la permanenza dei poteri forti che da sempre abitano a Roma ha dato ai suoi illustri cittadini la consapevolezza di essere custodi di un sapere e di una serie di misteri che, se svelati al resto del mondo, potrebbero cambiare le sorti del genere umano. 

Ottobre a Roma è sinonimo di ottobrata, quello scorcio finale dell’estate dove per una commistione di elementi l’inverno tarda a venire e i romani, popolo festoso e irriverente, si godeva tra canti e balli l’ultima festa. Onorare questa tradizione è da anni uno dei nostri appuntamenti fissi. 

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Dice mi nonna, più semo e mejo stamo

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Roma Blood Fest

9 – 10 ottobre 2021, dalle 14:00 alle 21:00 
La terza edizione del Roma Blood Fest, organizzata da Spaghetti Pictures Italia ed Eus Edizioni, si svolgerà a Roma nel mese di ottobre (9 e 10) presso l’Associazione Culturale Calpurnia (via Filippo Tacconi 11, Roma) e avrà una sezione di cortometraggi.
 
È stato aperto un concorso cortometraggi. L’iscrizione è gratuita.
 
Sono ammessi al concorso cortometraggi a tematica horror, thriller e sci-fi, girati in qualsiasi formato, che abbiano una durata massima di 30 minuti (inclusi titoli di testa e di coda). Possono concorrere cortometraggi che abbiano già partecipato ad altri festival o rassegne. I cortometraggi in lingue diverse dall’italiano dovranno obbligatoriamente essere sottotitolati in italiano. In casi eccezionali l’organizzazione si riserva il diritto di accettare film che non rispondano a tutti i requisiti elencati.
 
Per partecipare bisogna inviare la propria opera all’indirizzo info@eusbooks.it entro e non oltre il 20 settembre 2021. 
 
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